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I 10 nomi più scelti per bambine nel 2022

La scelta del nome da dare alla tua futura bimba è una decisione importante e personale. Ci sono molte fonti di ispirazione da cui puoi attingere per trovare il nome perfetto.

Questa è la Top 10 dei nomi femminili più scelti in Italia nel 2022 (Fonte: Istat, rilevazione “Iscritti in anagrafe per nascita”):

1° Sofia (5.465): Il nome Sofia ha origini greche e significa “saggezza” o “sapienza”. È un nome molto diffuso in diversi paesi, tra cui l’Italia, e rappresenta una qualità molto apprezzata nelle persone, ovvero quella di essere intelligenti, riflessive e sagge nelle proprie scelte e azioni. In antichità, il nome era associato alla dea greca della saggezza, Atena, che era spesso rappresentata con una civetta, un simbolo di saggezza. Il nome divenne molto popolare in Europa durante il Medioevo grazie alla devozione verso Santa Sofia, una martire cristiana di Alessandria d’Egitto.

2° Aurora (4.900): Il nome “Aurora” deriva dal latino “aurea” (dorata), “alba” o “mattino”. È anche associato alla dea romana dell’alba, Aurora, che era considerata la portatrice della luce e del nuovo giorno. Il nome Aurora può quindi simboleggiare l’inizio di una nuova fase o un nuovo inizio nella vita. È spesso associato a qualcosa di luminoso, positivo e risvegliante.

3° Giulia (4.198): Giulia è un nome femminile di origine latina e significa “colei (o colui) che discende da Giove o è devoto e dedicato a Giove”. Giulia deriva dal latino “Iulia” o “Julia”, che era la forma femminile del cognome romano Iulus, tipico della gens Iulia.

4° Ginevra (3.846): Deriva dall’antico nome gallese Gwenhwyfar. Il significato complessivo potrebbe essere interpretato come “spirito luminoso” oppure come “bianca tra gli elfi”, “che splende tra gli elfi”. Nel corso del tempo, il nome Gwenhwyfar si è evoluto in molteplici forme: in Galles già dal XV secolo era divenuto Gaynor o Gaenor, nomi adottati anche in inglese a partire dal XIX secolo; in Cornovaglia era diffuso invece come Jennifer e Jenifer, anch’esse passate all’inglese nel XX secolo. Oltre a queste forme evolutesi spontaneamente, il nome ha goduto di notevole fortuna per ragioni letterarie: è infatti portato da Ginevra, la moglie di re Artù nel ciclo arturiano. I vari autori che hanno narrato la sua storia hanno adattato l’originale gallese in inglese comune e soprattutto in normanno e anglonormanno in modi quali Guinevere, Guenevere e Gwenyvere, da cui derivano le forme usate in Italia e in altre lingue dell’Europa continentale. L’uso del nome Ginevra in Italia, reso celebre appunto dai poemi cavallereschi del ciclo arturiano, è documentato sin dal XV secolo; ulteriore fortuna gli è derivata dalla leggenda toscana quattrocentesca di Ginevra degli Almieri. Negli anni ’70 del XX secolo era diffuso principalmente nel Nord e nel Centro. Inoltre, dopo essere stata adoperata in alcune opere teatrali e liriche, la forma italiana è entrata in uso anche in inglese, a partire dal XIX secolo. Va notato che il nome “Ginevra” viene a volte accostato per etimologia popolare al nome del ginepro, e ancora di più al toponimo della città svizzera di Ginevra, con cui però coincide casualmente solo in lingua italiana e col quale non ha alcuna correlazione: esso deriva infatti dal latino Genava, tratto forse da una radice protoindoeuropea che significa “estuario” o da un’altra che significa “ansa”, o forse dalla stessa radice ligure da cui deriva anche il nome della città di Genova.

5° Vittoria (3.814): Deriva dal latino Victoria, che può costituire sia un femminile di Victorius (cioè Vittorio), sia una ripresa diretta del sostantivo victoria (“vittoria”). Tale nome era portato, nella mitologia romana, dalla dea Vittoria, analoga alla greca Nike.

6° Beatrice (3.333): Il nome per bambina Beatrice ha origini antichissime: deriva dal latino Beatrix che significa “colei che rende felici” , “colei che dà beatitudine”.

7° Alice (3.154): Deriva da Aalis o Aalais, un adattamento francese antico del nome germanico Adalhaid, ossia Adelaide; questo, semplificato poi in Alis o Alais e latinizzato in Alicia, venne portato in Inghilterra dai Normanni nella forma Alice, che anche in Francia andò con il tempo a sostituire le altre grafie. In entrambi i paesi il nome, reso celebre dalla figura della bella Aalis presente in alcuni romanzi medievali, godette di ampia diffusione dal XII secolo (sono documentate anche diverse figure storiche, come Alice di Borgogna e Alice di Monferrato), per poi cadere in disuso a partire dal Cinquecento. Venne riportato in voga oltremanica nell’Ottocento grazie a varie opere letterarie: una prima spinta venne dalla ballata Alice Brand contenuta ne La donna del lago di Scott e poi da Alice; or, The Mysteries di Bulwer-Lytton (1838). È però con Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie di Carroll (1865) e il suo seguito Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (1871) che il nome fa veramente la sua nuova entrata in scena; la sua popolarità aumentò ancora nel 1843, quando la regina Vittoria battezzò così sua figlia (la principessa Alice) e poi nel 1951, quando uscì nelle sale il celebre film d’animazione Disney Alice nel Paese delle Meraviglie, tratto dal romanzo di Carroll.

8° Ludovica (3.103): E’ la forma femminile di Ludovico. Nome di origine alto-tedesca, nasce dall’unione di due termini: hlud, “gloria, fama”, e wig, “guerriero”. Considerando entrambi i significati, ne deriva che il termine indica una “guerriera valorosa”.

9° Emma (2.800): Nato come diminutivo di altri prenomi germanici inizianti con il termine “ermen” (totale, universale), Emma ha lo stesso significato di Irma e di Kelila. Secondo altre interpretazioni, il nome viene ricondotto al germanico “imme” (valoroso, operoso).

10° Matilde (2.621): Deriva dal nome germanico Mahthildis: è composto dai termini maht (o macht, mahti, “forza”, “potenza”) e hild (o hildi, “battaglia”), e può quindi essere interpretato come “forza in battaglia”, “potente in battaglia” o “forte guerriera”.

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